La coppia in senso lato nasce e si origina
da bisogni ancestrali di attaccamento e di protezione ed è essenziale in un percorso sano di crescita e di sviluppo della personalità e delle relazioni. Precisamente, il termine "coppia", viene
inteso come la congiunzione di due soggetti che per loro libera scelta hanno deciso di formare una unità, regolata da precise condizioni dette e sotto-intese. Ogni coppia tuttavia è ben diversa
dalle altre, e porta con sé un ideale di amore differente, così come i modi di viverlo e manifestarlo. In generale però, entrambi i partner dovrebbero essere sufficientemente maturi da
strutturare un legame solido, seppur in costante cambiamento e ristrutturazione nel corso del tempo e con il mutare delle esigenze e dei bisogni reciproci. Ogni legame reca in sé inevitabilmente
delle nebulosità e dei conflitti, che se non gestiti correttamente, possono portare a vere e proprie rotture.
Generalmente esse compaiono quando i due partner cominciano a sentirsi differenziati dall'originale senso simbiotico, tipico delle prime fasi della formazione della coppia, e in modo particolare
quando arriva un figlio. Ecco che allora tutto cambia, tutto deve essere rivoluzionato e si devono necessariamente riordinare le proprie peculiarità. Non da sottovalutare è anche l'entrata
nell'età matura, con tutte le conseguenze che essa porta: fantasie di abbandono del partner, di morte e sentimenti di fragilità ed impotenza, spesso legati al calo del desiderio sessuale
reciproco.
Come si evince, ogni fase della vita di coppia può essere contraddistinta da un particolare problema legato alla sfera delle emozioni e della sessualità. Nello specifico, i problemi sessuali sono
conseguenti a cause fisiche oppure psicologiche: ad esempio, una diminuzione del desiderio potrebbe derivare da una ridotta produzione femminile di estrogeni nelle donne piuttosto che di
testosterone negli uomini. Tra altre comuni cause organiche di calo della libido, si annoverano il biologico processo dell'invecchiamento, situazioni di stress e affaticamento fisico o il
prolungato utilizzo di alcuni antidepressivi (specie gli SSRI, anche se comunque non ci sono studi scientifici certi che dimostrino tale correlazione).
Tra le cause psicologiche e psichiche invece, particolari patologie quali la depressione e l'ansia, sono sicuramente responsabili della diminuzione della libido. Tutto questo può sfociare nella
totale o parziale frigidità della donna, che accusa rapporti dolorosi se non impossibili (vaginismo e dispareunia) e nella difficoltà di erezione negli uomini. Alcune volte è normale incorrere in
periodi “no” della coppia, ma se questi sono continuativi nel tempo e si accompagnano all'avversione e all'evitamento del partner, sarà necessario intervenire con una precisa terapia, che vada ad
indagare profondamente la sfera delle emozioni, principalmente quelle legate o derivanti da scarsa autostima e fiducia nell'altro, eventuali quadri depressivi, ansiosi, paura della sessualità,
sensi di colpa ed eventuali traumi subiti, sia fisici che psicologici.
La terapia di coppia è molto indicata in questo tipo di problemi, riuscendo con ottime probabilità di successo a risolverli in maniera definitiva. L'importante è affidarsi ad un esperto del
settore, che tramite un intervento mirato e personalizzato ad hoc, accompagni i due partner a ritrovare dentro se stessi le metodologie strategiche più idonee per agire nella realtà interna ed
esterna. La terapia di coppia inoltre, ha il compito di far trovare ad essa un giusto equilibrio tra fusione e differenziazione, per evitare sentimenti spiacevoli di annullamento piuttosto che di
eccessiva distanza. Un buon terapista dovrebbe far sì che la coppia impari a gestire conflitti presenti e futuri e sciogliere reconditi traumi inconsci e repressi, che spesso rimangono inespressi
e quindi irrisolti. Scopo del percorso terapeutico è anche quello di mantenere viva la scintilla del desiderio, sia intellettuale che sessuale, in un dialogo mai concluso di evoluzioni e
stabilizzazioni adattive, rendendo ogni soggetto competente emozionalmente.
In virtù di questo, si poggia sul presupposto dell'alleanza terapeutica, un rapporto empatico e transferiale tra i due attori del percorso di cura, centrato sulla reciproca fiducia e costruita
per obiettivi e step progressivi. In linea di massima, una seduta di terapia di coppia avviene una volta a settimana nel primo periodo e successivamente a scadenza quindicinale, proseguendo poi a
seconda del grado della conflittualità e delle resistenze presenti.
L'aproccio sistemico-relazionale della terapia di coppia è particolarmente indicato nel trattamento delle problematiche relazionali in generale ma, soprattutto, per quanto riguarda le dinamiche coniugali, di coppia, della sfera sessuale e in caso di disturbi psicosomatici o a carattere nevrotico di uno dei partner. La durata del trattamento terapeutico è solitamente breve. Il terapeuta si propone di considerare le difficoltà sia della coppia che del singolo, in virtù della storia personale e della famiglia di origine di ciascuno dei partner, in modo da contestualizzarle e analizzarle, anche alla luce delle dinamiche relazionali all'interno della coppia stessa. Con la terapia vengono proposti e incentivati nuovi sistemi di comunicazione, più idonei rispetto ai precedenti schemi comportamentali adottati dalla coppia, alla gestione equilibrata e non conflittuale del rapporto affettivo, basandosi, inoltre, sulle capacità personali e risorse di ciascun partner. Questo tipo di terapia è indicato anche nei casi di separazione conflittuale, al fine di dare alla coppia gli strumenti per affrontarla in modo meno traumatico possibile, gestendo, con la guida del terapeuta, le difficoltà riscontrate durante la separazione.